Il nuovo format della Coppa Italia dalla stagione 2021-2022: partecipano solo le squadre di Serie A e di Serie B. Incluse solo quattro squadre di C.
Dopo il caso della Superlega sono montate le polemiche per il nuovo format della Coppa Italia: dalla stagione 2021-2022 prenderanno parte alla competizione solo le squadre di Serie A e di Serie B. Polemiche che hanno portato l’inclusione di quattro squadre di Serie C, ma la coppa nazionale chiude quindi la porta alle categorie minori, che perdono un grande palcoscenico per mettersi in mostra.
Coppa Italia, il nuovo format: partecipano le squadre di Serie A e di Serie B. Solo quattro di C
La novità principale del nuovo format è legata alle categorie ammesse: dalla stagione 2021-2022 prenderanno parte alla competizione le squadre di Serie A quelle di Serie B e di C. Sarà quindi una competizione a quarantaquattro squadre: 20 della massima serie e 20 della serie cadetta e 4 di C.
Per quanto riguarda il 2021, anno di esordio della nuova Coppa Italia, si parte il 15 agosto con 12 squadre di Serie A in campo già per il primo turno della competizione.
Il regolamento
Il regolamento è stato reso noto dalla Lega Serie A. La testa di serie numero 1 sarà la vincitrice dell’ultima edizione. Successivamente si seguirà la classifica dell’ultimo campionato, con le squadre promosse dalla B che precedono le retrocesse dalla A.
Si inizia con il primo turno preliminare che vede 8 squadre protagoniste. Ai trentaduesimi in campo 28 squadre, mentre dagli ottavi ci saranno le teste di serie.
Coppa Italia, escluse le squadre della Serie C e delle categorie minori
Non prenderanno parte alla nuova Coppa Italia, quindi, le squadre che militano in Serie C e nelle categorie inferiori. L’idea della Lega è quella di alzare il livello della competizione per renderla più competitiva e in qualche modo appetibile.
“La decisione della Serie A di escludere i club di Lega Pro dalla Coppa Italia non solo viola diritti consolidati, ma è espressione di una concezione elitaria del calcio, incapace di avere una visione di sistema. Lunedì è convocato il Consiglio direttivo della Lega Pro che adotterà ogni iniziativa per tutelare i diritti delle proprie squadre e per salvaguardare una cultura del calcio che sia rispettosa dei valori più autentici dello sport. Innovare è giusto, ma salvando la coesione del sistema calcio“, ha dichiarato Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, come riferito da Sky.